Lo studio Ultrasounds induce blood-brain barrier opening across a sonolucent polyolefin plate in an in vitro isolated brain preparation pubblicato su Scientific Report, firmato dal dottor Prada (direttore dell’Acoustic Neuroimaging and Therapy Laboratory – ANTY-Lab), dalla dott.ssa Librizzi e dalla dott.ssa Uva, rivela che una speciale piastra di poliolefina posizionata sulla superficie cerebrale permetterebbe il passaggio di ultrasuoni che possono essere utilizzati per l’apertura della barriera ematoencefalica.
La barriera ematoencefalica (BBB) ostacola l’ingresso di farmaci nel cervello, e l’uso combinato di onde ultrasoniche pulsate a bassa intensità e di microbolle intravascolari (MB) rappresenta una soluzione promettente a questo problema consentendo l’apertura controllata e reversibile della barriera. Lo studio ha valutato la fattibilità dell’apertura della barriera ematoencefalica attraverso una protesi biocompatibile a base di poliolefina che consentirebbe di somministrare agenti terapeutici all’interno del sistema nervoso centrale.