Uno strumento esclusivo per prevenire cancro e lesioni da papilloma virus

L’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è l’unica struttura pubblica in Italia in possesso di una piattaforma in grado di processare automaticamente i campioni del Pap-test rilevando in poche ore se c’è il Papillomavirus e se l’infezione in corso può trasformarsi in cancro. “E’ una ulteriore vittoria nella lotta al tumore della cervice – spiega il direttore dell’anatomia patologica 1 dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano Massimo Milione – perché siamo in grado di monitorare e curare le donne maggiormente a rischio e questo è stato possibile grazie al finanziamento e alla collaborazione con Lilt- la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori che ci ha dato la possibilità di avere concretamente la piattaforma che utilizziamo per individuare preventivamente i rischi per le donne.” Questo test HPV si differenzia dal semplice Pap-test perché la nuova piattaforma, già in funzione, è in grado di offrire risultati molto precisi e attendibili grazie a una maggiore sensibilità di rilevazione.

I3LUNG: cure mediche personalizzate nei pazienti con tumore al polmone

Progettata e presentata per garantire una metodologia di assistenza sanitaria innovativa, sostenibile e di alta qualità, I3LUNG* è un’iniziativa di ricerca nell’ambito del tumore al polmone che mira a creare uno strumento decisionale all’avanguardia che aiuterà sia i medici che i loro pazienti a selezionare la migliore scelta terapeutica. Si utilizzerà l’intelligenza artificiale (AI), in particolare le metodologie dette di apprendimento profondo e approfondimento automatico (Deep Learning e Machine Learning) per analizzare una gran quantità di informazioni. Verranno raccolte le caratteristiche cliniche, le immagini radiologiche e molecolari del tumore di 2.000 pazienti arruolati in studi clinici nei centri partecipanti, e generati dati biologici “multiomici” comprendenti il carico mutazionale del tumore, l’analisi del microbioma intestinale, il profilo di espressione immunitario tumorale e circolante, e la metabolomica di 200 pazienti arruolati nella parte prospettica dello studio.